XI.838



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Benedetto Zorzi a Galileo X.41 1592.12.12

FRANCESCO RASI [a GALILEO in Firenze].

Mantova, 28 gennaio 1613.
 
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 68-71. – Autografa.
 
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.or, mio S.or Osserv.mo
 
Ha molto tempo che V. S. non havrà havuto novelle di me, nè meno io di lei, perchè, da ch'io la veddi gli anni adietro in coteste parti, essendo poi corse tante mie disgrazie e travagli acerbissimi, sono stato costretto a penar più tosto che far godere altrui, non potendo con mie lettere, come particolarmente io soleva far con V. S.([1263]), porgendole alcuna materia di piacere, e non di noia: che se io le havessi significato lo stato mio, ella m'harebbe forte compatito, essendomi puntualmente occorse (cosa di stupore) tutte quelle disgrazie che già V. S., in facendo molti anni sono in quel mio studio in Mantova la mia figura([1264]), quasi da scherzo in un subito mi diceva. Ma sì come, per Dio grazia, sono in parte passate (come disse che dovevano passare, e venire i dì più lieti), così sto aspettando quel dì che, dopo tante tenebre, mi scopra il desiderato sole, di cui non voglio dir ch'io cominci da lungo a scorgerne l'alba, ma poco meno. Almeno sto con la speranza di vederlo, se Mantova vedrà, come desidera, il Ser.mo S.or Cardinale([1265]) assoluto padrone, e, come si spera, di nuovo di Mantova con Firenze non mai a bastanza l[oda]to ristringimento.
Per le disgrazie occorsemi costà con mia matrigna, mi convenne non solo assentarmi da cotesta amatissima patria, ma anco da questa Corte, un anno e più tenuta a Turino([1266]) dal Ser.mo S.r Duca Francesco (che sia in Cielo); poi fui richiamato, havendo fatto là n[on] poca penitenza, dal Ser.mo S.or Duca Vincenzo (che pur sia in Cielo), e tornai qua; d'onde essendo partito il 7bre passato con l'Ecc.mo S.or D. Vincenzo per la Corte Cesarea, sono stato 4 mesi e più di viaggio, essendo stato anco infermo in Praga in casa dell'Ill.mo e Rev.mo Mons.r Giuliano Medici, ambasciatore di cotesto Ser.mo nostro Signore, e con tanta singolare humanità e cortesia da lui trattato, ch'io son tenuto ad haverne eterna memoria. Io rimasi quivi dopo la partita di S. E., e fui favorito da S. M.tà e dall'Imperatrice tre volte in camera loro, dopo la lor cena, 2 hore; et al mio partire fui honorato (cosa insolita là) d'una collana e d'una lor medaglia. In Monaco m'avvenne il medesimo, poich'havendo que' SSer.mi e Grand. mi Prencipi desiderato per avanti conoscermi, m'honorarono e mi donarono assai; e quivi anco avanti io m'infermai degl'istessi dolori colici; e quivi a grand'agio e con mio grandissimo gusto riveddi il S.r Michelangelo([1267]), fratello di V. S., dalla amorevolezza del quale io fui tante volte visitato, consolato e favorito, che m'ha dato per sempre occasione di restarli con grandissimo obligo: e certamente dico a V. S. ch'egli è tanto amato e stimato per la modestia e virtù sua, che V. S. deve et è in obligo d'haverlo carissimo (come credo che l'habbia). Egli ha il più bel puttino([1268]) e la più bella puttina([1269]) che sieno in quelle parti, e la sua moglie, benchè ciaschedun sappia non esser stata per avanti sua pari, tuttavia tanto modesta, savia, e l'ama tanto, e tanto valorosa, ch'ogn'un la riverisce. Et io spesso scrivo al S.r Michelangelo (come V. S. vedrà dall'inchiusa sua([1270]); e non mi rimarrò di pregarla a scriverle e dargli novella di lei, con cui in sua casa spesse volte con grandissima giocondità habbiamo ragionato di V. S. e degli amici e degli anni passati: et egli sta in casa pulitissimamente et acconcio, et è parco e liberale, come il suo giudizio e la sua fortuna gli concede. Passai poi, senza uscir di strada, per la via di Salspurgo, da quel gran Prencipe et Arcivescovo, mio antico Signore e prencipalissimo Padrone, dove ricevei honori e cortesie e regali più che in qualsivoglia altro luogo. Me ne tornava in Italia assai tranquillo, quando intesi la morte in Trento del S.r Duca sopradetto; mi conturbò sì, ma più mi rallegrò la presenza del Ser.mo S.r Cardinale, dal quale fui amorevolissimamente raccolto: e così sto attendendo ciò che porterà il tempo, raccomandandomi a Dio e confidando prima in Lui, e poi negli altri. Mi mancherebbe solo chi mi rammentasse tal volta alla real pietà del gran Cosimo, per cui ho pur fatigato e fatigo e fatigherò, sperando in brevissimo tempo mandar fuori alcune canzoni eroiche e diverse altre cose, le quali, benchè sieno di niun momento, pur potrebbero esser lette quand'egli non leggerà più; il che sia tardi il più che si può. Voglio perciò affettuosamente pregare e supplicar V. S. a ridurmi alla memoria ad alcun di cotesti Ser.mi Padroni, et al p[...] istesso per forte pentito e per degno (se S. A. sapesse la verità) d'alcuna pietà, e che, per qualsivoglia humile preghiera et offerta fatta alla matrigna, non è stato possibile ancora mitigarla: odium novercale, guid peius? S'usi le preghiere verso di lei di nuovo, e le supplichevoli dimostrazioni verso i Padroni. E desiderando per l'istessa strada risposta da lei, le bacio di core la mano.
 
Di Mant.a, li 28 di Genn.o 1613.
Di V. S. molto Ill.ma
Ser.re antico et Oblig.mo
Franc.co Rasi.
 
Scritta di poi.
Di qua non le dirò altro, se non che per la lunga dimora che fanno qua il Prencipe di Savoia, il Principe d'Ascoli, e l'Ambasciatore di Savoia e l'Ambasciatore di Francia et altri forestieri, che si spende vicino a duemila scudi il giorno. Per alcuni si dice, l'Infante non esser gravida; alcuni altri dicono di sì; ma ciò si dice esser artificio del Duca di Savoia, il quale si dubita che faccia così per tirare a poco a poco il Cardinale a' disegni suoi et a prender un'altra delle sue figlie: e qua sono dottori Piemontesi, per le pretendenze che dice haver la puttina nel Monferrato; e così procurano di metterli paura, e volevano far tentativo. Per questo si dubitava di menar via la puttina; ma è stato aperto gli occhi, e s'apron più tuttavia: e questa anfibologia di governo è molto cattiva. Il S.r Cardinale è prudentissimo e si governa ottimamente; e qua, chiarito che saranno queste cose, ognun desidera comuni omnium, consensu Toscana Toscana. Altre cose potrei dire, ma le taccio.

([1263]) Questa è la sola lettera del RASI a GALILEO pervenuta insino a noi.
([1264]) Intendi, astrologica. GALILEO fu a Mantova nel marzo del 1604. Cfr. nn.i 97, 99.
([1265]) FERDINANDO GONZAGA.
([1266]) tenuta a Turito – [CORREZIONE]
([1267]) Cfr. n.° 798.
([1268]) Vincenzio.
([1269]) Mechilde.
([1270]) Questa lettera non è oggi nei Mss. Galileiani.



Livia Galilei a Galileo
X.49 1593.05.01



Guilia Ammannati a Galileo
X.50
1593.05.29



Mercuriale a Galileo
X.65
1599.07.09




Galileo a Guilia Ammannati
X.71
1600.08.25




Galileo a Michelangelo
X.74
1601.11.20



Galileo a Michelangleo
X.135
1606.05.11



Michelangelo a Galileo
X.174
1608.03.04



Michelangelo a Galileo
X.290 1610.04.14



Maximilian a Galileo
X.354
1610.07.08



Michelangelo a Galileo
XI.522 1611.04.27



Giovanni Roffeni a Galileo XI.592 1611.10.11



Galileo a Lodovico Cardi XI.713 1612.06.26



Lorenzo Pignoria a Galileo XI.781 1612.10.12



Michelangelo a Galileo
XI.798 1612.10.21




Lorenzo Pignoria a Galileo
XI.801
1612.11.23




Lorenzo Pignoria a Galileo XI.816
1612.12.28




Lorenzo Pignoria a Galileo XI.834 1613.01.25



Francesco Rasi a Galileo
XI.838
1613.01.28




Lodovico Cardi a Galileo XI.870 1613.05.03



Michelangelo a Galileo
XII.1051
1614.10.22



Michelangelo a Galileo
XII.1271
1617.08.16



Michelangelo a Galileo
XII.1422 1619.10.10




Benedetto Castelli a Galileo
XIII.1791
1626.08.01




Michelangelo a Galileo
XIII.1805 1627.01.06



Michelangelo a Galileo
XIII.1815 1627.05.05



Michelangelo a Galileo
XIII.1829
1627.07.14



Michelangelo a Galileo
XIII.1833
1627.08.04



Michelangelo a Galileo XIII.1857
1628.02.26




Michelangelo a Galileo XIII.1863 1628.03.22



Michelangelo a Galileo XIII.1867
1628.03.29




Michelangelo a Galileo
XIII.1870 1628.04.05



Michelangelo a Galileo
XIII.1876 1628.04.27




Michelangelo a Galileo
XIII.1887 1628.06.06




Michelangelo a Galileo
XIII.1893
1628.06




Michelangelo a Galileo
XIII.1895 1628.07.05



Michelangelo a Galileo
XIII.1899 1628.08.23



Benedetto Castelli a Galileo XIII.1908 1628.11.17



Lorenzo Petrangeli a Galileo
XIV.2091
1630.12.11




Lorenzo Petrangeli a Galileo XIV.2110
1631.02.06




Aurelio Gigli a Andrea Cioli
XIV.2161
1631.03.10




Maria Celeste a Galileo
XIV.2119 1631.03.11



Lorenzo Petrangeli a Galileo XIV.2221
1631.11.27




Alberto Cesare a Galileo
XVI.3331
1636.08.01




Alberto Cesare a Galileo
XVIII.4073 1640.11.01